Le prime novità sui mutui per il 2009

Arrivano le direttive di Bankitalia sui mutui legati al tasso BCE

Il nuovo anno in Italia inizia con qualche novità nel settore mutui, prima tra tutte la possibilità per i mutuatari in cerca di un mutuo, di sottoscrivere un mutuo a tasso variabile diverso rispetto ai classici mutui variabili commercializzati fino ad oggi.
La novità infatti, introdotta da qualche settimana dal ministro dell'ecomnomia Tremonti con il decreto anticrisi, consiste nella possibilità, dal primo gennaio di quest'anno, di scegliere un mutuo a tasso variabile legato al tasso ufficiale della Banca Centrale Europea (tasso BCE) e non più ancorato solamente all'indice utilizzato fino ad oggi, il famoso quanto temuto per la sua volatilità, indice Euribor.

Da qui a poco, tutte le banche dovranno obbligatoriamente introdurre nel proprio portafoglio di prodotti anche questa tipologia di mutui legati al tasso BCE per i clienti che lo richiedessero.
Bankitalia, dal canto suo, prende atto del decreto e detta le prime regole cui tutte le banche dovranno sottostare.

Le direttive di Bankitalia rientrano nelle "disposizioni di vigilanza" e mirano a fornire un'adeguata trasparenza dell'offerta bancaria. Lo scopo di tali direttive infatti consiste nel garantire ai consumatori la trasparenza che fino ad oggi non sempre c'è stata, in modo da consentire a chi deve accendere un mutuo di poter fare una scelta consapevole sulla tipologia di mutuo da sottoscrivere e sui rischi che il mutuo scelto potrebbe comportare.

Secondo quanto dettato da Bankitalia, nella persona del direttore generale Fabrizio Saccomanni, il tasso complessivo dei nuovi mutui variabili legati al tasso Bce "deve essere in linea con quello praticato per le altre forme di indicizzazione offerte" .
Nel documento di Bankitalia, viene specificato che tutte le banche dovranno obbligatoriamente mettere a disposizione del cliente un'apposita documentazione in cui il cliente possa trovare chiarimenti su tutte le tipologie di mutui offerte dalla banca, con le relative differenze e rischi connessi ad ogni particolare tipo di finanziamento. In tal modo il mutuatario potrà meglio identificare il prodotto di mutuo che più si adatta alle proprie specifiche esigenze, in modo totalmente consapevole.

Dal 1 marzo, quindi, gli istituti di credito, "in aggiunta alla documentazione specifica relativa a ciascun contratto offerto", dovranno predisporre "un documento unico contenente informazioni generali sulle diverse tipologie di mutui offerti". In più dovrà riportare per ciascuna tipologia di mutuo :

il tasso di intresse
il paramentro di riferimento (IRS, Euribor o taso BCE) ed il suo valore al momento della proposta
lo spread (ovvero la maggiorazione all'indice di riferimento)
la durata minima e massima del mutuo
la modalità di ammortamento
la periodicità delle rate

Per chi fosse già possessore di un mutuo inoltre, tale documento dovrà essere inviato in occasione della prima comunicazione da parte della propria banca. In ogni caso, non oltre il 15 aprile 2009.

Fonte Kredis Soluzioni Finanziarie

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