Nuovi mutui, le rate leggere solo dal 2009

Tremonti: un tavolo con i consumatori per risolvere i nodi bollette e benzina

Stefano Lepri
Di sicuro per il mutuo si potrà cambiare banca senza spese per il notaio; forse la rata resterà deducibile dall’Irpef al vecchio importo, prima della rinegoziazione; i 20 milioni previsti dalla legge finanziaria per chi ha difficoltà a pagare andranno a chi ha già subito il pignoramento della casa. Così il ministro dell’Economia Giulio Tremonti perfeziona l’accordo con le banche, che partirà però dal 2009 e permetterà a chi ha un mutuo a tasso variabile di pagare le rate a livello 2006; e intanto annuncia un confronto con le associazioni dei consumatori «anche sulle bollette e sul pieno di benzina». Nei primi giorni, le associazioni dei consumatori erano state critiche sui mutui.Una lunga riunione al ministero l’altra sera ne ha persuase molte, se non tutte.

Il punto chiave è quello su cui ha insistito ieri anche l’Autorità Antitrust: le banche si facciano concorrenza. Alcune avevano già offerto condizioni migliori di quelle stabilite tra Abi e governo, con la portabilità gratuita chi vuole rinegoziare il mutuo potrà scegliere. Secondo l’Antitrust «sarebbe opportuno esplicitare nella convenzione» tra governo e a Associazione bancaria (Abi) «la possibilità che le singole banche adottino condizioni migliorative rispetto al provvedimento». Altrimenti i clienti potrebbero essere indotti a credere che i criteri della convenzione (rate riportate alla media aritmetica del tassi 2006, sui pagamenti rinviati tasso Irs più 0,50) siano immutabili. Sui costi del notaio Tremonti è preciso: «Chiariremo l’assenza di costi, in particolare notarili» se necessario «con un provvedimento di legge». La convenzione, dice il ministro, «è una questione di civiltà, è fatta per la serenità delle famiglie».

Il testo sarà noto fra trenta giorni. Entro i tre mesi successivi le banche dovranno far arrivare ai clienti le loro proposte; in autunno si rinegozierà, dal 2009 decorreranno le rate più basse. I tempi non sono brevi. Secondo le previsioni di mercato, i tassi resteranno alti per il 2008, poi cominceranno a scendere: sia perché la Banca centrale europea abbasserà il suo tasso di riferimento (oggi al 4%), sia perché il risolversi della crisi finanziaria riporterà il tasso Euribor, a cui molti mutui variabili sono agganciati, più vicino al tasso Bce. La fase peggiore, il 2008, dovrà ancora essere affrontata a rate alte. Peraltro, assicura Tremonti, sarà ammesso a rinegoziare anche chi al momento è moroso fino a sei rate.

E se qualche banca non aderirà? «Secondo me non gli conviene» risponde il ministro dell’Economia, garbatamente minaccioso. Il presidente dell’Associazione bancaria Corrado Faissola, pure presente alla conferenza stampa, è preoccupato perché il governo progetta di tassare di più le banche: è vero che i loro utili sono alti, ma inferiori a quello di molte concorrenti europee, e già pesantemente tassati, dice. Il ministro-ombra del Pd, Pierluigi Bersani, sostiene che la conversione di Tremonti alla portabilità dei mutui è «ipocrita» perché nel 2007 il centro-destra «fu contro con il massimo dell’aggressività». Con i consumatori «sarà istituito un osservatorio per la trasparenza dei mutui». Il dialogo su bollette e benzina si aprirà prossimamente, in accordo con il ministero dello Sviluppo economico.

Fonte: www.lastampa.it

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