Mutui : 2008 da dimenticare ma il 2009 fa tremare

Grigie previsioni in tempi di crisi.

Se il Duemilaotto è stato un anno critico, il duemilanove non sarà certo migliore. Almeno questa è la sensazione che viene percepita sia dalle famiglie sia dalle maggiori autorità economiche nazionali ed internazionali. Poche settimane fa, fu lo stesso presidente della BCE Trichet ad annunciare tempi cupi ed una ripresa che sarebbe arrivata solo nel 2010. Nel frattempo meglio stringere la cinghia, evitare il superfluo e per le Banche Centrali intervenire sulle politiche economiche per alleggerire il peso della crisi sulle imprese e sulle famiglie.

Nonostante il taglio dei tassi di interesse, da parte delle Banche Centrali, chi cerca casa ed aspira ad un mutuo non avrà tempi facili. Contrariamente alle aspettative delle famoglie infatti. la maggioranza delle banche ha risposto alla riduzione dei tassi di interesse con un aumento più o meno considerevole, in base alla tipologia di prodotto, degli spread.
In alcuni casi la cosa è stata fatta in maniera palese, modificando ad esempio le informative al pubblico. In altri casi invece, l'aumento degli spread non si evince dalla documentazione disponibile nelle sedi territoriali, ma lo si comprende bene nel momento in cui ci siede di fronte al consulente bancario per avere una proposta di mutuo.

Un' altra cattiva notizia, sempre parlando di mutui, è che molti istituti hanno eliminato dalla propria offerta i mutui più rischiosi, ed in particolare i mutui con durate superiori ai 25/30 anni ed i mutui al 100%. Con molta probabilità, anche se poi come sempre va valutato caso per caso, nel prossimo anno sarà difficile ottenere un mutuo se questi supera il 75% del valore dell'immobile, e nei casi in cui lo si ottenga, come appena detto, sugli spread non saranno certo generosi.

Tali maggiorazioni vanno ad annullare il reale vantaggio che si potrebbe ottenere da tassi di riferrimento ai minimi da diversi anni. Dopo aver raggiunto livelli vicini al 6%, oggi l'euribor si attesta addirittura sotto il 3%, facendo risparmiare alle famiglie già in possesso di un mutuo a tasso variabile, diverse decine di euro a rata.

Per i nuovi mutuatari invece sono tempi duri : l'Italia resta tra i paesi con i mutui più cari d'europa.
In particolar modo se la scelta è orientata verso un mutuo a tasso fisso. Sono questi i mutui che hanno subito, o che subiranno nel prossimo futuro, un maggiore aumento degli spread. Se in generale comunque la tendenza è al rialzo, non bisogna fare di tutta l'erba un fascio e, scrutando bene, qualche Istituto Bancario che va controtendenza lo si trova sempre.

E' il caso Di CheBanca!, la neonata banca online del gruppo Mediobanca che oggi offre un mutuo a tasso fisso tra i più convineti del mercato italiano. Si parla in fatti di mutui con Spread pari al 1.20% o 1.30% in base alla durata prescelta.
Non tutti però posso avere accesso a tale mutuo. Infatti, anche in questo caso l'importo non deve superare il 70% del valore immobiliare e la durata massima è di 25 anni. In ogni caso, per le famiglie che rientrano in tali criteri, le spese legate al mutuo sono pari a zero. E non è poco!

Affitti nel 2009 e mercato immobiliare


Non sarà facile nemmeno trovare case in affitto: o meglio, sarà facile trovarle, ma a prezzi ancora troppo elevati, soprattutto nei grandi centri urbani. Tra tutte Roma, Firenze e Milano in testa.
Chi poi vuole vendere casa, anche perché non ce la fa più a pagare il mutuo, forse dovrà attendere almeno un anno in più. L'Agenzia del Territorio ha evidenziato un calo del 13% delle vendite con previsioni fosche nei prossimi mesi, soprattutto nel settore residenziale (-14,1%). Nelle 10 principali città e nelle rispettive province le compravendite hanno subito una consistente contrazione soprattutto nei comuni minori (-16,7% mediamente) piuttosto che nei capoluoghi (-8,9% mediamente).

Non resta quindi che attendere il 2010, solo allora si spera vi sarà un' inversione di tendenza.

Fonte Kredis Soluzioni finanziarie

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