Mutui : continua la discesa dei tassi

L' Euribor a tre mesi torna ai valori di settembre.

L'Euribor a tre mesi è stato fissato oggi al 5%, il livello più basso dell'ultimo mese (18 settembre), in calo - per la sesta seduta consecutiva - dal 5,045% di venerdì scorso e dal 5,393%, top segnato l'8 ottobre, il giovedì precedente il vertice europeo in cui i capi di stato e di governo dell'Ue hanno preso per corna il toro della crisi. L'Euribor (Euro interbank offered rate) viene calcolato una volta al giorno dall'Associazione delle banche europee.

In rientro anche le tensioni sulle altre scadenze: l'Euribor a sei mesi è stato fissato a 5,063% (5,117%), quello a un mese a 4,685% (4,731%). I tassi di mercato sui prestiti a una settimana sono scesi per la prima volta da molti giorni sotto il 4 per cento, attestandosi al 3,974% dal 4,015% di venerdì. La discesa dei tassi interbancari, ovvero quelli ai quali le banche si prestano denaro, è ovviamente influenzata dalla certezza che la Banca centrale europea garantirà ancora a lungo la circolazione della liquidità in un sistema del credito tuttora fortemente condizionato dagli shock a catena innescati dal fallimento di Lehman Brothers, il 15 settembre scorso.

Tuttavia c'è una resistenza - per l'Euribor a tre mesi - a non andare sotto il 5%, limite minimo da infrangere secondo il governatore della Banca d'Italia, Mario Draghi, e comunque ancora ben lontano dal Refi, il tasso di riferimento dell'Eurozona, fissato dall'Eurotower al 3,75 per cento. Segno che le tensioni sono tutt'altro che svanite anche se c'è chi scommette su ulteriori taglio del costo del denaro da parte della Bce e su una discesa dell'Euribor - con relativo sollievo per chi ha un mutuo a tasso variabile - ben più consistente nel corso del 2009.

Da segnalare infine il forte calo a Londra per i tassi interbancari in dollari. L'indice Libor (London interbank offered rate, calcolato giornalmente dalla British Bankers' Association ) sui prestiti a tre mesi è caduto al 4,0587 per cento, quasi mezzo punto in meno rispetto al 4,4187 per cento registrato venerdì. Una forte attenuazione che era attesa: il Wall Street Journal rileva che venerdì scorso tre grandi banche capeggiate da JP Morgan avevano annunciato la ripresa dell'erogazione di fondi alle controparti europee per miliardi di dollari.

Fonte : http://www.ilsole24ore.com

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